Messaggi dal Sacro Fuoco
- Cinzia Sarigu
- Oct 12
- 3 min read

Domenica scorsa siamo entrati nel nuovo ciclo lunare del calendario Maya, che ci accompagnerà per i prossimi nove mesi.
È stata una giornata meravigliosa di cerimonia e celebrazione.
Al mattino ho guidato una cerimonia di fuoco tradizionale maya con un gruppo, e poi la sera ci siamo riuniti online con altre persone splendide da tutto il mondo, accogliendo insieme questo potente nuovo ciclo.
Alla cerimonia di fuoco, gli antenati Maya hanno offerto alcuni spunti di riflessione.
Mentre le fiamme danzavano, innalzando il fumo del copal verso il cuore del cielo, le loro voci si sono diffuse nel vento.
Gli antenati ci hanno invitato a fermarci e guardare indietro al ciclo che si è concluso. A riflettere sul nostro cammino, capire se siamo allineati con la verità dei nostri cuori.
Mi hanno dato l'immagine di un sassolino in una scarpa. Conosciamo quella sensazione, vero? Quella piccola cosa che ci dà fastidio, ma noi semplicemente... continuiamo ad andare avanti. Ci diciamo che va bene, ci penseremo più tardi, non fai poi così male. Quindi ci precipitiamo in avanti, continuiamo a correre, anche se sappiamo, nel profondo, che non ci fa bene.
L'invito era a fermarci e prestare attenzione. Adattare il nostro ritmo, modificare il nostro percorso se necessario, affinare il nostro dialogo interiore con ciò che sentiamo veramente, con ciò di cui abbiamo bisogno. Essere pazienti con noi stessi. Leggere tra le righe e nutrirci oltre il livello superficiale, oltre il minimo indispensabile. Elevarci oltre la modalità di sopravvivenza se è lì che tendiamo a ritrovarci ogni volta.
Ho riflettuto su questo messaggio ed ho potuto vedere dove stavo tollerando il disagio invece di fare cambiamenti per onorare ciò di cui ho veramente bisogno. È stato un campanello d'allarme per fermarmi e togliere il sassolino dalla mia scarpa. Il momento non poteva essere più propizio per la trasformazione e non sono rimasta sorpresa che lo Spirito del Vento fosse molto presente alla cerimonia, ricordandoci che il caos che stiamo vedendo intorno a noi sta aprendo la strada a cambiamenti tanto attesi, nelle nostre vite personali e nel mondo.
Siamo chiamati ad essere presenti e prestare attenzione, a liberarci dalle catene del passato, immaginare nuove possibilità ed andare avanti insieme con chiarezza, saggezza e con i cuori più leggeri. Abbiamo fede. Fidiamoci dei venti del cambiamento, e della nostra abilità di dare un contributo positivo al mondo.
Un altro messaggio degli antenati ha risuonato nel profondo del mio essere: il potere della comunità. In tempi come questi di grande divisione, di polarizzazione estrema, gli antenati ci hanno riportato a qualcosa di fondamentale: la nostra connessione con la Terra. Il nostro legame intrinsico l'uno con l'altro, è molto più profondo di quanto qualsiasi limite umano, ideologia o discorso politico possa mai intaccare. Siamo biologicamente creati per prosperare nell'unità.
Questo non è solo un concetto spirituale, è un principio fondamentale di sopravvivenza. Ogni essere vivente su questo pianeta opera secondo principi di cooperazione e relazioni reciprocamente vantaggiose. È nel nostro patrimonio genetico. Le foreste comunicano sottoterra, gli ecosistemi si autoregolano, la natura ha sempre funzionato grazie alla coopearzione. La coscienza dell'unità è più forte di qualsiasi schema di divisione e conquista. Quando ce ne ricordiamo, attingiamo a qualcosa di così potente, così antico, che nessuna forza esterna può veramente separarci.
Gli antenati ci ricordano ciò che già sentiamo a livello molecolare: apparteniamo gli uni agli altri. Camminiamo tutti nella stessa direzione, mano nella mano, nessuno escluso.
Quindi se il mondo ti pesa in questo momento, ricorda i principi della Madre Terra. Ricorda che la coscienza dell'unità è la nostra natura. Restiamo uniti, superiamo le nostre differenze, riconosciamo il sacro nell'altro, proteggiamo la vita e siamo gentili l'uno con l'altro. La natura insegna che, in tempi critici, si applicano principi semplici, verità semplici direttamente dal cuore della terra, per svegliare la compassione nel cuore umano.
Possiamo portare questa verità nei nostri cuori, lasciando che guidi ogni nostro passo.
Con amore, Cinzia
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